Navigare l’universo dei dati: come leggere i report

Cosa sono i dati

Negli ultimi anni, il termine “dati” è diventato sempre più comune, ma di cosa si tratta esattamente?

Di informazioni, che possono essere utilizzate come base per decisioni strategiche informate e misurabili: ci servono per capire, ad esempio, se un reparto è abbastanza produttivo, per capire se abbiamo abbastanza personale, o ancora, per scoprire cosa funziona meglio in un processo.

Tutte informazioni davvero utili all’azienda, perché in questo modo è possibile analizzare e fare previsioni anche a breve/lungo termine.

L’utilità però è determinata dalla comprensione, una conditio sine qua non per interpretare ciò che si sta leggendo. Sappiamo che questo è un compito complesso per chi non ha esperienza in questo campo, per questo motivo la nostra agenzia ha deciso di offrire degli utili strumenti per riuscire a navigare a vele spiegate in questo oceano di dati.

Report: raccolta di dati ed elaborazione di statistiche

I dati possono essere presentati in vari formati, come numeri, tabelle e percentuali, e richiedono una certa conoscenza per essere compresi correttamente. Una volta raccolti, vengono inseriti e contestualizzati all’interno del report – quel documento che solitamente si invia al cliente per fare un recap della situazione.

Il report può avere diverse finalità e contenere differenti tipologie di dati, in base allo scopo per cui è stato creato. Da questi vengono poi elaborate le statistiche: il risultato dell’analisi dei dati che permette di interpretare l’informazione richiesta in maniera chiara.

I report sono utili anche per monitorare le performance dell’azienda grazie ai KPI (Key Performance Indicators): metriche che mostrano il successo di un obiettivo. Un esempio: in un’azienda di e-commerce, un KPI potrebbe essere il tasso di conversione, ovvero la percentuale di visitatori che effettua un acquisto.

In che modo quindi orientarci in questo mare di dati? Con il nostro “vocabolario”.

L’ABC dei report nel digital marketing

Ci sono dei parametri ricorrenti all’interno dei report, dei KPI principali dai quali partiamo per analizzare ogni termine e spiegare il significato corrispondente che vengono suddivisi in base a diversi canali: sito web, Google Ads e social.

SOCIAL

  • COPERTURA: indica il numero di persone che hanno visto il tuo contenuto, sia che abbiano interagito con esso o meno.
  • IMPRESSION: rappresenta il numero di volte che il contenuto viene visto, anche più volte dallo stesso utente.
  • CLICK SUL LINK: metrica che riporta il numero di clic sul link integrato nella campagna.
  • CONVERSIONI: una specifica azione compiuta dall’utente in base all’obiettivo della campagna.
  • VISITE AL PROFILO: indica il numero di persone che hanno visitato il tuo profilo social in un determinato arco temporale.
  • DATI DEMOGRAFICI: sono le informazioni che descrivono le caratteristiche della popolazione che ha visto o interagito con il tuo contenuto. Includono informazioni quali età, sesso etc.
  • AZIONI SPECIFICHE ESEGUITE: indicano tutte le azioni eseguite dalla persona atterrata sulla pagina della campagna: ad esempio, l’iscrizione alla mail o ancora la compilazione di un form, l’acquisto di un prodotto.

La differenza fra impression e copertura è sottile, per questo la esplicitiamo meglio con un esempio: se un utente vede il tuo post tre volte, avrai 3 impression, mentre la copertura sarà 1.

Una specifica anche sui dati demografici invece: spesso vengono sottovalutati ma sono informazioni essenziali per capire chi è il tuo pubblico, quali sono le sue esigenze e preferenze, e come puoi adattare il tuo messaggio e la tua offerta per soddisfarlo.

GOOGLE ANALYTICS

  • NUMERO SESSIONI: numero di visite al tuo sito web fatte dagli utenti nell’arco di un dato lasso temporale. 
  • NUMERO DI UTENTI UNICI: numero di utenti che hanno visitato il tuo sito web una o più volte.
  • VISUALIZZAZIONI DI PAGINA: somma di tutte le aperture di pagina del sito generate dagli utenti.
  • CANALI DI TRAFFICO: i gruppi di canali rappresentano la sorgente di provenienza delle visite es. traffico organico di Google (Organic search), traffico a pagamento (Paid search), traffico diretto (Direct), etc.

GOOGLE ADS

  • CLIC: metrica che riporta il numero di clic ricevuti sugli annunci.
  • IMPRESSION: rappresenta il numero di volte in cui un annuncio Google viene visualizzato, anche più volte dallo stesso utente.
  • CONVERSIONI: il numero delle azioni specifiche/risultati compiute dagli utenti (es. chiamate, compilazione form, etc.).
  • COSTO PER CLIC MEDIO (CPC):  è l’importo medio pagato per ciascun clic su un annuncio.

Traiamo le somme

Sappiamo di avervi dato una qualità di informazioni importante, ma ora disponete delle basi necessarie per interpretare report e statistiche che periodicamente inviamo ai nostri clienti.

Il matematico Henri Poincaré diceva che: La scienza è fatta di dati come una casa è fatta di pietre. Ma un ammasso di dati non è scienza più di quanto un mucchio di pietre sia una vera casa. Quindi, non basta raccogliere e analizzare i dati, bisogna anche interpretarli, contestualizzarli e comunicarli in modo efficace.